#28Aprile Saramago e la Comunicazione Politica ai tempi del Coronavirus

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LA CECITA’ NON RIGUARDA SOLO GLI OCCHI

Ieri pomeriggio ho postato un secondo Foglietto che raccoglieva alcune citazione, Incipit compreso, sul libro che più di tutti consiglierei in questo periodo, cioè Cecità del portoghese Premio Nobel Josè Saramago, scrittore straordinario che scrisse:

  • Se non esci da te stesso, non puoi sapere chi sei.

E’ una frase che coglie perfettamente l’essenza di un altro scrittore-poeta portoghese, Fernando Pessoa.

E’ un romanzo che racconta come nel mondo si diffonda una pandemia di cecità. Sono tutti ciechi eccetto uno dei personaggi. Voglio postarne alcune frasi dopo gli ultimi giorni dove ho avuto purtroppo degli scontri con amici sul fatto che non abbia criticato troppo la conferenza stampa di Conte ieri sera, che anche a me è sembrata inadeguata, però mi sembra che ci sia stato un errore diffuso: quello di credere che dal 4 Maggio tutto non sarebbe tornato come prima.

SIAMO TUTTI MELONI E SALVINI ALLORA?

Le ho postate in seguito a delle violente discussioni in merito alla conferenza stampa di Conte circa la FASE2 e le forti critiche rivolte a Giuseppe Conte.
Ribadisco che la conferenza stampa a mio avviso non è stata efficace, certamente non quanto la precedente, però ci sono delle considerazioni che vanno fatte. Nella prima Conte ha puntato l’indice contro alcuni politici che hanno attaccato non tanto l’operato del governo, ma quello anche della Protezione Civile e del coordinamento dell’emergenza sanitaria: Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Agli amici che hanno criticato non solo la forma di Conte, ma maggiormente il contenuto mi viene da rinfacciare il classico “Te lo avevo detto”. Subito il loro scontento per la questione “congiunti” è stato usato e manipolato da chi non vedeva l’ora di avere carburante per i loro hashtag fermi e le macchine a terra della loro propaganda.

LA COMUNICAZIONE POLITICA NON DORME MAI


A posteriori i distinguo – “io non intendevo questo” o “ma non volevo dire che il governo deve andare a casa” oppure “i cosa c’entra questo” – sono inutili” e chi si occupa di comunicazione lo dovrebbe sapere ancora meglio! Si è fatto il gioco di quelli che sono considerati avversari politici andando a mettergli un bel respiratore polmonare, oggi tanto di attualità. Non basterà andare a Canossa né fare inutili atti di contrizione quando si dovrebbe sapere di cosa sono capaci certi avversari. Si è prestato il fianco al meccanismo della ricerca del nemico, al gioco a cui la destra sovranista italiana gioca da 10 anni e più per poi svegliarsi tramortiti e rendersene conto. E’ il grande difetto dello schieramento “democratico” italiano, talmente democratico che deve sempre far vincere l’avversario! In questo modo si è fatto un danno ancora più grave e profondo:

la legittimazione della della strategia della ricerca del nemico!

 

Se non si capisce questo allora tutti i flashmob e tutte i fioretti stile San Francesco sono inutili! Sono carta straccia! Sono cose che fanno dire che questi sovranisti ce li meritiamo!

IL VIRUS C’E’ ANCORA

Bello e divertente ironizzare sulla parola “congiunti”, certamente, basta però che poi ci si ricordi che il virus c’è ancora, che ogni giorno c’è un bollettino con guariti, ma ancora con contagiati, isolati in casa e ricoverati in ospedali. Soprattutto con vittime.
Anche io ho dei congiunti e ho molto desiderio di vederli, ma sono lontani e non vorrei mettere a rischio la salute loro e mia. Ieri ho visto una foto di mia nipote che si era fatta una bella treccia con dei fiori a casa. Ho pianto. Non lo nascondo però vi chiedo:

Quanto vale la vostra salute? Quanto vale la salute dei vostri congiunti? Quanto vale il vostro futuro? Siete disposti a prendervi la responsabilità di rischiarlo per non aspettare un altro mese?

La Fase 2 non è la normalità, la fine di questa pandemia non la deciderà nessun governo italiano, europeo, terrestre e forse neanche extraterrestre (così facciamo contenti i complottisti che pensano che questo sia una cosa aliena).

Detto questo poi potete anche andare sotto casa di tutti i membri del governo ad imbrattargli le macchina e ad insultarli, tanto all’amico virus non importerà nulla! Se non lo capite non credo abbiamo più nulla da dirci, giusto ricordarvi che la gente alla fine si stancherà di sentire le vostre scuse (io ormai ci sto tappezzando lo studio).

Detto questo Buona Lettura:

  • (INCIPIT)
    Il disco giallo si illuminò. Due delle automobili in testa accelerarono prima che apparisse il rosso. Nel segnale pedonale comparve la sagoma dell’omino verde. La gente in attesa cominciò ad attraversare la strada camminando sulle strisce bianche dipinte sul nero asfalto, non c’è niente che assomigli meno a una zebra, eppure le chiamano cosi. Gli automobilisti, impazienti, con il piede sul pedale della frizione, tenevano le macchine in tensione, avanzando, indietreggiando, come cavalli nervosi che sentono arrivare nell’aria la frustata. Ormai i pedoni sono passati, ma il segnale di via libera per le macchine tarderà ancora alcuni secondi, c’è chi dice che questo indugio, in apparenza tanto insignificante, se moltiplicato per le migliaia di semafori esistenti per la città e per i successivi cambiamenti dei tre colori di ciascuno, è una delle più significative cause degli ingorghi, o degli imbottigliamenti, se vogliamo usare il termine corrente, della circolazione automobilistica.
  • Abbiamo tutti i nostri momenti di debolezza, per fortuna siamo ancora capaci di piangere, il pianto spesse volte è una salvezza, ci sono circostanze in cui moriremmo se non piangessimo.
  • Cecità è vivere in un mondo dove non vi sia più speranza.
  • Com’è fragile la vita, se la si abbandona.
  • Le risposte non vengono ogniqualvolta sono necessarie, come del resto succede spesse volte che il rimanere semplicemente ad aspettarle sia l’unica risposta possibile.
  • Le risposte non vengono ogniqualvolta sono necessarie, come del resto succede spesse volte che il rimanere semplicemente ad aspettarle sia l’unica risposta possibile.
  • In definitiva ci sono parole che valgono anche più del loro apparente significato.
  • È di questa pasta che siamo fatti, metà di indifferenza e metà di cattiveria.
  • È una vecchia abitudine dell’umanità, passare accanto ai morti e non vederli.
  • Essere un fantasma dev’essere questo, avere la certezza che la vita esiste, perché ce lo dicono quattro sensi, e non poterla vedere.
  • Giusto e sbagliato sono appena due modi diversi di intendere il nostro rapporto con gli altri, non quello che manteniamo con noi stessi, di quest’ultimo non c’è da fidarsi.Buongiorno e Scusate il disturbo